Il Ballarino

Ballarino
Categoria
Musica Cortese 2017
Data
1 Giugno 2017 21:00
Luogo
Castello di Udine - Salone del Parlamento

"Il Ballar Lombardo" - Viaggio in danza nelle corti del Rinascimento italiano

Il Ballarino

Bruna Gondoni
Marco Bendoni

Compagnia del Bontempo
Giada Agazzi, Alessandra Cossi, Gabriella Tonetti, Nadia Cecere, Susanna Maraspin, Chiara Cavalli

Dramsam Ensemble

Fabio Accurso
liuti

Gianpaolo Capuzzo
flauti diritti

Flavio Cecere
viella

Alessandra Cossi
canto, percussioni

Sara Mancuso
arpa, claviciterio, organo

Laura Pandolfo
arpa

Paolo Blasig
percussioni

 

Poi si cantando, quelli ardenti soli
si fuori girati intorno a noi tre
volte,
come stelle vicine a'fermi poli,
donne mi parver, non da ballo,
sciolte,
ma che s'arrestin tacite,
ascoltando,
fin che le nove note hanno ricolte

Nella danza del '400 possiamo trovare un primo esempio di coreografie documentate, raccolte in trattati manoscritti, la cui lettura ne permette, per la prima volta, una possibile ricostruzione ed un tentativo serio di riproposta contemporanea. Lo stile e il portamento elaborato in un contesto di corte si ispira e si inserisce all'interno di un universo "armonioso" che si esprime a sua volta in modelli coreutici che rimandano di frequente alle linee geometriche proprie delle orbite degli astri o - più umanamente - che ripropongono figure e disegni riconducibili ad architetture storicamente coeve o ad attività proprie dell'uomo. Triangoli, cerchi, quadrati, semicerchi che si incrociano, si sovrappongono, si separano, oppure movimenti - sul posto o nello spazio - che ripropongono giochi e schermaglie amorose, ma anche azioni quotidiane quali il tessere ed il filare, in un gioco stilizzato di intrecci simili a ricami elaborati, che impreziosiscono il lavoro di ogni giorno che altri - non sicuramente i nostri nobili ballerini - svolgono, e lo trasformano in un quadro che ancora oggi possiamo ammirare e reinterpretare grazie ai trattati stilati dai maestri di danza. Queste piccole "gemme rilucenti", le coreografie create e scritte per la prima volta dai maestri di danza, "viaggiano", assieme ai loro compositori, di corte in corte, di palazzo in palazzo, tessendo in questo modo un altro ordito, una rete che lega ed accomuna la miriade di città/stato collocate soprattutto nella parte settentrionale dello stivale, città che accolgono e si contendono i nuovi "cerimonieri di corte", coloro che scrivono e testimoniano la danza dell'epoca, il "Ballar lombardo".

 
 

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  • 1 Giugno 2017 21:00

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